Se leggete “Londra” cosa vi viene in mente?

Il Big Ben, la London Eye, le cabine telefoniche, i bus a due piani… e The Beatles probabilmente!
Tra i souvenir più tipici di chi torna da Londra plausibilmente gli ultimi tre hanno la meglio e li si possono trovare veramente in tutte le “salse”.
Ovviamente noi siamo affezionati al bus a due piani, considerando il nostro lavoro, e ne siamo affascinati e vi confessiamo che vorremo poterne guidare uno per le caotiche strade di Londra!

Nel cuore di tutti i londinesi doc il Double-Decker rosso non tramonterà mai, soprattutto il bus Routemaster RM del 1954 con l’entrata libera sul retro grazie ad una piattaforma aperta dalla quale si poteva liberamente entrare o uscire, prestando le dovute attenzioni. Come biasimarli, d’altronde anche noi amiamo ancora la nostra mitica 500 italiana.Super fotografati, disegnati, pubblicizzati e riprodotti in molte altre città, soprattutto negli ultimi anni, questi grossi rossi mezzi su ruote, hanno una storia secolare.

È il 1892 e fanno la prima comparsa i mezzi per il trasporto pubblico londinese con autobus che andavano da Paddington alla zona della City.
L’introduzione degli autobus di cui parlavamo pocanzi, è stata una vera e propria rivoluzione: la libertà di entrare ed uscire dal Routemaster riportava ad uno spirito democratico che si andava affermando nella nuova società multiculturale del dopoguerra.

Il Routemaster RM ha fatto la sua ultima corsa nel 2005 ma sono rimasti ancora un paio di tratti che vengono percorsi in questo mezzo nostalgico, ad oggi sicuramente facente parte del patrimonio culturale londinese.

Qualche curiosità sul bus londinese a due piani:

  • Il colore rosso:
    Deriva da una motivazione molto semplice; essendo il colore utilizzato anche per le cabine telefoniche ed i box postali, li rendeva facilmente riconoscibili anche con la pioggia o la tipica nebbia londinese.
  • Vi siete mai chiesti perché a due piani?
    Qui c’è tutta la precisione e l’efficienza inglese; la possibilità di far entrare più persone in un unico mezzo e con un solo autista era un modo per risparmiare sui costi di gestione del trasporto pubblico e soprattutto permetteva di avere in strada meno mezzi e poter fare comunque lo stesso numero di corse.